Carenza di anestesisti e medici dell’Emergenza-Urgenza, 4 sindaci uniscono le forze

Pubblicato il 21 aprile 2021 • Sanità e Sociale

 

Un appello accorato, una richiesta chiara. E’ il contenuto di una lettera che è stata inviata urgentemente in Regione e che riguarda la carenza di anestesisti e medici dell’Emergenza – Urgenza nei piccoli ospedali. L’iniziativa, come capofila, è del sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli che ha intercettato le stesse esigenze di alcuni Comuni che ricadono nel territorio della Asl Toscana sud est e cioè Bibbiena, Poggibonsi e Massa Marittima, coinvolgendo i colleghi Filippo Vagnoli, David Bussagli e Marcello Giuntini.

 

La richiesta è “di farsi carico del problema a livello regionale, non perché non lo sia stato fatto finora, ma si chiede di affrontarlo in modo urgente ed emergenziale, dando mandato ed autorizzazione al Direttore Generale dell’ASL Toscana Sud Est (e pensiamo che analogo problema lo possano avere anche le altre Aziende sanitarie della Toscana) di procedere valutando anche forme di reclutamento di queste figure mediche professionali, di cui è stata rappresentata la carenza, con modalità eccezionali e straordinarie”.

 

I quattro primi cittadini uniscono le forze, nonostante siano “coscienti che il problema sia di entità nazionale e che sia stato maggiormente acuito nel momento dell’afflusso nelle terapie intensive e sub-intensive di pazienti ammalati di Covid-19. Come amministratori abbiamo però il dovere di guardare anche in una prospettiva futura, quando l’emergenza sanitaria da coronavirus andrà a calare, anche a seguito delle vaccinazioni effettuate” hanno scritto nella lettera.

 

Quindi i sindaci hanno fatto riferimento agli “enormi sforzi fatti dal Direttore Generale della Asl Toscana Sud Est, Dr. Antonio D’Urso, che tanto si è prodigato, con i mezzi ordinari e con le norme previste per l’emergenza a trovare soluzioni, quali il rinvio delle ferie del personale, il pagamento di turni aggiuntivi e la ricerca continua di personale specializzato e specializzando”. Però, “il personale sanitario in questo momento è anche stanco e non possono essergli chiesti sforzi ulteriori”.

 

Nella lettera, i sindaci fanno notare che la mancanza di queste figure professionali causa l’allungamento delle liste di attesa e intasa i pronto soccorso, creando un clima generale di scontento nella cittadinanza, ma si dicono anche convinti che “il problema sarà rappresentato a livello nazionale al nuovo Governo, per trovare in forma celere soluzioni definitive”.