L’abbattimento della Torre di Berta si celebra con l’arte che riprende vita

Pubblicato il 30 luglio 2020 • Manifestazioni

 La Torre abbattuta non esiste più ma anche da ciò che è scomparso, o rovinato, può nascere qualcosa di bello, come le opere di Street Art che fioriscono su mura deturpate. Questo il senso di aver associato la ricorrenza dell’abbattimento della Torre di Berta all’inaugurazione del primo nucleo dell’esposizione urbana “L'Arte in-strada Cultura della Pace", voluta dall’amministrazione comunale di Sansepolcro con la collaborazione di associazione “Cultura della pace”, del concittadino @Rw1392 e di “Cornici nel Borgo”.

Domattina, venerdì 31 luglio alle 5, orario in cui 76 anni fa venne abbattuta dai tedeschi la Torre di Berta, nell’omonima piazza è in programma una celebrazione di quel momento: prima con i 76 rintocchi dei campanari, poi con una rievocazione dal titolo “Trarre dalle macerie”, un atto performativo per voce recitante, strumenti e macchine con la partecipazione di Michele Corgnoli, Michele Mandrelli e Giorgio Pinai e con la collaborazione di Donatella Zanchi ai testi. A seguire è prevista l’inaugurazione delle opere di Street Art fin qui realizzate. Gli artisti coinvolti fino ad oggi sono: Ninjaz, Ache77, Exit Enter, Cento e Deno.

#Ninjaz ha lavorato nel cantiere edile di Sant’Agostino, realizzando la scritta “Arte In-strada, Sansepolcro Cultura della Pace”.

#Ache77 ha riprodotto, in un forma rivisitata, l’Ercole di Piero della Francesca in via Pacioli.

#ExitEnter ha pitturato le pareti e la volta di via dell’Arco (tra via Piero della Francesca e via Agio Vecchio) riproducendo una suggestiva cornice paesaggistica di Sansepolcro e della Valtiberina.

#Cento e #Deno hanno lavorato sull’area dell’autostazione (in via Giordano Bruno) realizzando un originale murales che sottolinea la necessità di umanizzazione delle macchine e dei robot.

“Questa esposizione urbana è arricchita anche da 15 stampe di opere di Street Art che gli autori ci hanno gentilmente inviato – spiega l’assessore Gabriele Marconcini – Si tratta di artisti importanti che abbiamo contattato grazie a Bruno Ialuna, ex assessore di Montecatini ed esperto di Street Art. Queste stampe sono state affisse nelle vetrine dei negozi sfitti, nelle finestre murate e in tutti quei posti che necessitino di una riqualificazione. Faranno parte a pieno diritto del nostro museo a cielo aperto”.

Alla cerimonia di domani mattina sarà presente anche l’assessore Mauro Pevidi in rappresentanza della città di Rovereto. “Rovereto è città della Pace – afferma Leonardo Magnani, presidente dell’associazione “Cultura della Pace” – e da qualche anno stiamo stringendo una sinergica collaborazione con i suoi rappresentanti istituzionali: è dunque significativo che una ricorrenza sentita e significativa come questa, diventi anche un’occasione per rafforzare questo legame”.