Occasione “Unesco”, “Piero della Francesca unisca i territori”

Pubblicato il 7 agosto 2021 • Cultura

 

 

E’ Piero della Francesca che trascina l’estate della Valtiberina. Sansepolcro e Monterchi registrano numeri da record negli accessi ai musei dove sono custoditi i capolavori dell’artista biturgense, confermando la bontà del lavoro di promozione e comunicazione svolto in questi anni. Un impegno profuso dalle due amministrazioni comunali, che viene da lontano e che diventa ancora più importante in questo periodo perchè la ripartenza del turismo, anche internazionale, è in atto e i risultati si iniziano a vedere.

 

“Da tempo si parla di candidare gli affreschi di Piero della Francesca a patrimonio culturale dell’Unesco -  spiegano i sindaci Cornioli e Romanelli – Rappresentano quel ‘genio’ che valorizza le nostre terre e le rende uniche al mondo, partendo dalla città natale, Sansepolcro e la “Resurrezione”, per continuare nella vicina Monterchi con la straordinaria Madonna del Parto, arrivando ad Arezzo con gli affreschi della Leggenda della Vera Croce”.

 

Cornioli e Romanelli plaudono all’iniziativa del sindaco di Arezzo di candidare Piero della Francesca a patrimonio Unesco. “Diamo la massima disponibilità a collaborare su tutto ciò che riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale di queste terre. Un tema, quello della sinergia tra territori, già affrontato quando Arezzo si è candidata a capitale della Cultura” dice Cornioli.

 

Anche il sindaco Romanelli sottolinea che “fare rete nella cultura e nella promozione è un valore aggiunto. Dobbiamo sforzarci di individuare un metodo nuovo di lavoro, che ci consenta, tutti insieme, di arrivare a traguardi per ora inesplorati”.